Un caffè con… il distretto di Bassano
Consulenza personalizzata alle imprese, formazione e promozione dei negozi di vicinato: così Bassano punta a risollevarsi dalla crisi. Lo hanno raccontato, nel corso del primo webinar “Un caffè con… i distretti del commercio”, il presidente della Confesercenti di Vicenza Flavio Convento insieme al manager del distretto di Bassano Giacomo Pessa. Con loro il giornalista Ivan Zogia, che condurrà tutto il ciclo d’incontri (ogni martedì alle 8.30).
Bassano, un “centro commerciale all’aperto”
«Il tessuto di Bassano è molto variegato – spiega Convento, – i pubblici esercizi fanno da padroni ma ci sono anche molti negozi di abbigliamento, orologerie, artigianato. Un centro commerciale all’aria aperta. Bassano, poi, nasce con le ceramiche, attività molto diffusa e implementata in vari settori. Anche l’indotto turistico, prima del Covid-19, contribuiva a far crescere e prosperare le attività commerciali. L’ultimo anno, chiaramente, è stato molto difficile: come in molte altre città riscontriamo il problema dei negozi sfitti, circa un centinaio su 500 vetrine».
La Confesercenti di Vicenza, con il distretto del commercio di Bassano, ha condotto un’indagine molto approfondita per conoscere e catalogare le attività, con il duplice obiettivo di supportare chi c’è e di favorire il ricambio per le vetrine rimaste vuote.
Dalle manifestazioni alla consulenza
«La nostra attività di porta a porta» continua Pessa «ci ha permesso di conoscere le attività una ad una: siamo andati lì con lo slogan “si proposte, no proteste”, perché la nostra volontà è quella di risolvere e superare le criticità. Poi, per quanto riguarda le azioni messe in campo, ci siamo dovuti adeguare strada facendo: l’elaborazione del nostro progetto era precedente alla pandemia, quindi prevedeva una serie di iniziative – feste e manifestazioni – non più compatibili con le norme per il distanziamento sociale. L’obiettivo iniziale era soprattutto quello stimolare i residenti dei comuni limitrofi a venire a fare acquisti a Bassano: per raggiungerlo, avevamo ideato campagne social con foto e video per la promozione del commercio locale. Poi, in una fase successiva, anche per la mutata situazione sanitaria ci siamo concentrati più sull’attività legata alle singole imprese, per farle crescere. Facciamo molta più consulenza a stretto contatto con le singole aziende, a cui mostriamo ad esempio come valorizzare l’attività. Un mezzo sono i social, che non vanno usati per forza per vendere ma anche solo per raggiungere e fidelizzare i clienti».
Riempire i vuoti commerciali
Le attività non si sono concentrate esclusivamente sul centro di Bassano, ma anche su alcuni quartieri: «Angarano – ricorda il presidente Convento – e Borgo Leon. Due quartieri dove abbiamo lavorato molto, che ospitano 60 attività commerciali di cui, purtroppo, il 60% sono chiuse».
La spinta, su questo fronte, è quindi per favorire l’alternanza delle attività e riempire i vuoti. «Abbiamo appena concluso una rilevazione porta a porta su oltre 500 imprese» sottolinea Pessa «e abbiamo somministrato un questionario per capire i fabbisogni imprenditoriali. Per quanto riguarda le attività sfitte, abbiamo messo a punto una scheda di valutazione degli spazi disponibili. Permette di individuare le opportunità immediate per eventuali imprenditori che vogliano cogliere questa opportunità a Bassano: ogni scheda riposta caratteristiche strutturali del negozio, stato di manutenzione, se necessita ristrutturazione. Vorremmo poter inserire in questi spazi vuoti anche attività esterne, penso ad aziende agricole o artigianali, per rendere vetrine comunque appetibili».
Parallelamente, tutta la Confesercenti del Veneto Centrale continua a lavorare anche sull’informazione e formazione dei commercianti: il sito www.qui6alsicuro.it riporta tutti gli aggiornamenti utili e le informazioni, di volta in volta, su aggiornamenti normativi e nuovi Dpcm.