Turismo: Assoviaggi rivolge un appello alla politica, turismo organizzato sia tra priorità prossimo governo
Il settore turistico sia tra le priorità del prossimo esecutivo. Quello del turismo organizzato in particolare – che con oltre 11.000 imprese coinvolge più di altri settori il mondo femminile, infatti il 70% degli occupati sono donne e una impresa su tre a conduzione rosa, ma anche un’alta inclusione di occupazione giovanile – grazie al grande lavoro svolto da agenzie di viaggio e tour operator, ha favorito la tenuta del nostro sistema turistico in questi mesi estivi di ripartenza e di profonda incertezza dei voli aerei, senza eccessivi contraccolpi, cancellazioni e disservizi. Ma siamo al limite, dopo oltre due anni di pandemia e crisi internazionale: servono interventi mirati e tempestivi per il settore.
Assoviaggi, l’Associazione di Confesercenti che riunisce le imprese del turismo organizzato, rivolge un appello alla politica tutta ed al prossimo Parlamento e Governo tracciando, in un documento che verrà inviato a tutte le forze politiche che si presentano al voto il prossimo 25 settembre, l’agenda delle priorità e dei punti da affrontare con urgenza per le imprese del settore.
“Innanzitutto – afferma Gianni Rebecchi presidente di Assoviaggi – tra le partite della scorsa legislatura ancora da chiudere con urgenza, ci sono i ristori per il turismo organizzato riferiti al 2021, sono passati otto mesi e non sono ancora arrivati, per questo è necessario erogare immediatamente e con giusti criteri i suddetti sostegni. Mentre il rifinanziamento del Fondo Unico per il turismo può considerarsi meno di un palliativo: si richiede pertanto un incremento delle risorse da 39 a 250 milioni. E’ entrata, inoltre, in vigore, dal 1° gennaio, la riforma degli ammortizzatori sociali che prevede la cassa integrazione anche per le imprese con un dipendente, ma molti dei lavoratori del comparto stanno ancora aspettando la cassa integrazione relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022. Questioni come l’overbooking e le cancellazioni selvagge dei voli, oltre al combinato disposto dell’aumento dei costi generali di esercizio e del personale, minano la ripresa del settore, senza contare il peso dell’indebitamento: per questo servono misure ad hoc”.
“Il rilancio ed il rafforzamento del turismo italiano – prosegue il presidente – passano attraverso la progettazione di una governance che veda prioritariamente il mantenimento del Ministero del Turismo con portafoglio, così come è necessaria l’immediata semplificazione e armonizzazione delle leggi regionali sul turismo: ad oggi, nel nostro paese, cambiano le modalità e le regole per fare impresa nel settore da regione a regione. E’, inoltre, indispensabile riattivare, con nuove modalità e criteri, il database nazionale INFOTRAV degli operatori autorizzati ad operare nel settore, al fine di eliminare gli effetti distorsivi dell’abusivismo e dare un riferimento certo ai consumatori, così come è fondamentale fare chiarezza sul tema dei requisiti per l’abilitazione all’esercizio della professione di Direttore Tecnico di Agenzia di viaggio con validità su tutto il territorio nazionale.”
“Per sostenere la ripresa nel turismo organizzato – aggiunge Rebecchi – occorre pensare una misura di decontribuzione fiscale per l’acquisto di pacchetti turistici presso agenzie di viaggi e tour operator italiani, così come avviene per le spese sanitarie, sotto forma di detraibilità e/o credito d’imposta. Altro tema caldo è il rilancio del turismo scolastico dopo la pandemia: per questo chiediamo di rendere permanente il tavolo tecnico operativo presso il Ministero del Turismo con il Ministero dell’Istruzione, insieme alle principali associazioni di categoria, per affrontare tutte le problematiche relative ai viaggi d’istruzione e soggiorni-studio. E’ altrettanto fondamentale, inoltre, incentivare il turismo incoming organizzato ed è, quindi, necessaria la costituzione di un tavolo permanente tra Ministero del Turismo-ENIT e Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, al fine di programmare attività di promozione del nostro paese cogliendo nuove opportunità derivanti da bandi-avvisi afferenti in particolare al PNRR”.
“Restano, poi, ancora aperte sul tavolo – conclude il presidente – le questioni della mancata erogazione dei fondi a tutela dei consumatori (voucher ex-Alitalia, ecc.), così come il tema del rimborso dei voucher che scadranno il prossimo autunno, per i quali Assoviaggi chiede l’istituzione di un fondo per garantire finanziamenti alle imprese del settore – senza esame del merito creditizio – a tasso agevolato a 24 mesi per consentire alle imprese di rimborsare i voucher che scadranno senza essere riutilizzati. Infine, è necessario ragionare, come previsto per altri settori economici, sull’istituzione di un Fondo permanente per il Turismo al fine di rafforzare la resilienza delle imprese del comparto rispetto a nuove possibili crisi sistemiche”.