Città d’arte a numero chiuso? No, ma spingere sulle prenotazioni on line
Città d’arte meta incontrastata dei ponti primaverili e per questo si riaccende l’argomento complesso della gestione dei flussi turistici e della possibile chiusura degli ingressi nelle città, soprattutto a Venezia e Verona.
CRISTINA GIUSSANI, Presidente Confesercenti Veneto:
“A differenza di quanto avviene in altri settori, il prodotto turistico non è qualcosa che si realizza in fabbrica, per poi liberarsene con la vendita. I turisti vengono per visitare, dunque i loro bisogni e le loro attività si intrecciano inevitabilmente con quelli della popolazione residente influenzando la qualità della vita dei cittadini ma anche la qualità delle esperienze degli stessi visitatori. Non vi è dubbio che ogni destinazione turistica abbia una sua ‘capacità di carico’ ma, credo, che prima di ricorrere al numero chiuso si debba cercare di governare il fenomeno in modo sistemico anche attraverso la collaborazione delle categorie.
Bisogna puntare più sulla qualità che sui numeri e, allo stesso tempo, introdurre strumenti come la prenotazione che non abbiano lo scopo di fare “cassa” ma che favoriscano la consapevolezza della scarsità e la delicatezza del “prodotto turistico” promuovendo, ad esempio, itinerari diversi da quelli classici”. Continua a leggere