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PROTOCOLLO CONDIVISO DI AGGIORNAMENTO DELLE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS SARS-COV-2/COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Il 30 giugno 2022, è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

 

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

L’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo. Ne deriva che l’uso delle mascherine, nei contesti di lavoro sopra descritti (ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative) non è obbligatorio, ma di fatto è ritenuto opportuno (presidio importante) e pertanto “da agevolare” mediante la messa a disposizione dei lavoratori, da parte del datore di lavoro, di mascherine FFP2 (non le semplici chirurgiche). Continua a leggere

Webinar “E-commerce post-Covid, tra nuove opportunità e molte insidie”

La pandemia in corso ha sicuramente cambiato le nostre abitudini di vita, andando a incidere anche sulle nostre modalità di acquisto.

Il commercio online è diventato ormai fondamentale, ma insieme alle molteplici opportunità che ha da offrire racchiude anche delle insidie.

Vediamo assieme in questo webinar come l’e-commerce si è evoluto in seguito al Covid.

 

Con Luca Baldo

Martedì 09 novembre alle ore 21.00 su Google Meet 

La partecipazione è completamente gratuita ma obbligo di prenotazione QUI

COVID, CONFESERCENTI: CROLLANO LE NASCITE DI NUOVE IMPRESE NEL 2021, NELLA PROVINCIA DI PADOVA, MILLE APERTURE IN MENO

Se gli aiuti e le garanzie pubbliche hanno avuto l’effetto di rimandare, almeno per un po’, la pioggia di chiusure attesa per via della crisi, il freno più evidente si registra sulle nuove aperture, in particolare nei settori ristorazione e commercio. A lanciare l’allarme è la Confesercenti del Veneto Centrale che, attraverso l’Osservatorio Economico, ha condotto un’indagine basata sui dati resi disponibili dalla Camera di Commercio.

Crollano le nascite di nuove imprese

Già ne2020 il numero di nuove iscrizioni alla Camera di Commercio era di 4463 unità, pari a 883 unità in meno rispetto all’anno precedente . Segno evidente della difficoltà in cui versa il mondo imprenditoriale. Il 2021 vede numeri anche peggiori: i dati sono ancora parziali, ma a tre mesi dalla fine dell’anno le nuove aperture sono state appena 4172. Plausibilmente, rispetto alla media precovid, l’anno si chiuderà con oltre mille nuove imprese che non vedranno la luce.

Per quanto riguarda i settori, soffre molto la ristorazione che, se i dati non subiranno un’impennata entro dicembre, sfiora il 50% di perdite. Nel commercio, ad oggi, il calo è quasi del 30%, con 352 nuove imprese in meno rispetto al 2019. Per quanto riguarda le chiusure, pur essendo molte, ad oggi appaiono meno sia rispetto al 2020 sia rispetto al 2019. Un dato che va letto con attenzione, perché con ogni probabilità è falsato dalle azioni governative adottate proprio per limitare la moria di imprese. Azioni che, tuttavia, in molti casi potrebbero aver solo ritardato, e non scongiurato, la possibile chiusura.

Imprese messe a dura prova

Domina, ancora ora, l’incertezza creata dal prolungarsi della pandemia e delle restrizioni, che hanno condizionato negativamente la ripresa dei consumi. I neo-imprenditori si trovano ad affrontare un quadro estremamente competitivo, che richiede alle start-up maggiori competenze e investimenti importanti, a partire dalla tecnologia. Risorse che difficilmente le imprese che partono da zero riescono ad ottenere attraverso i canali tradizionali del credito.

«La propensione all’impresa» spiega il presidente della Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi, «è sempre stata un tratto dominante del tessuto economico padovano e veneto, ma la pandemia l’ha messa a dura prova. Tra lockdown, restrizioni ed il prolungarsi dell’emergenza sanitaria, si è creata una situazione di incertezza persistente, che ha frenato gli investimenti, innalzato le barriere d’accesso ai neo-imprenditori e fatto crollare la natalità delle imprese. La mancanza di nuove attività è un problema da non sottovalutare, perché crea una lacerazione nel tessuto imprenditoriale che si farà sentire nei prossimi anni, soprattutto se dovessimo assistere ad un aumento delle chiusure delle imprese ancora esistenti a causa dell’onda lunga della crisi: molte attività hanno resistito fino ad ora, ma la loro sopravvivenza non è scontata».

Le iniziative Confesercenti

«In questo quadro» continua Rossi, «il PNRR può offrire risorse e strumenti per ridare respiro all’imprenditorialità nel Paese. La nostra proposta è di partire da formazione ed innovazione: il nostro impegno, in questo periodo, si sta concentrando su una serie di webinar realizzati nell’ambito del progetto PID (Punto Impresa Digitale) con Camera di Commercio, che approfondiscono proprio questi temiInoltre, proprio di recente, abbiamo stretto un accordo con Banca Patavina che permette di accedere a prestiti fino a 35mila euro con tassi d’interesse di favore e la garanzia di ItaliaComfidi. L’accordo nasce per permettere di avere liquidità in tempi brevi, risolvendo una necessità comune soprattutto ai piccoli imprenditori. L’obiettivo è permettere a tutti di salire sul treno della ripartenza, nel minor tempo possibile».

Tornano i turisti, anche italiani. A Ferragosto alberghi pieni per l’80%

Segnali positivi dal mondo del turismo: il mese di luglio è andato bene, con circa il 70% delle camere occupate in modo quasi costante. E agosto sta mantenendo il trend positivo: per il prossimo fine settimana le camere occupate nella provincia di Padova raggiungeranno l’80%, con probabile tutto esaurito nella zona termale. Secondo il portale Booking.com, che copre 44 dei 76 alberghi di Abano, per il 14 e 15 agosto sono infatti già occupati il 90% degli alloggi disponibili.

Alberghi pieni all’80%

L’Osservatorio Economico della Confesercenti del Veneto Centrale ha analizzato i dati resi disponibili dalle principali olta (online travel agency), da cui risulta che ad una settimana da Ferragosto sono già occupate, nella provincia di Padova, circa il 70% delle camere. Ma quest’anno le prenotazioni viaggiano sul last minute, se non sul last second: la previsione, quindi, è che anche per sabato 14 e domenica 15 si arriverà (o supererà) l’80% di camere occupate. Il fatturato atteso è pari a 3,5 milioni di euro.

Tanti arrivi, ma permanenza breve

Difficile fare un confronto con il 2020, visto che l’anno scorso molte strutture non hanno mai riaperto. E ancora appare lontano il giro turistico a cui il settore ricettivo era abituato prima della pandemia: «la vera differenza – spiega Simonetta Fincato, referente Assohotel Confesercenti e titolare dell’Hotel Eden, in via Cesare Battisti – sta nel fatto che la permanenza si è molto accorciata. Prima le famiglie si fermavano da 2 a 3 notti, mentre ora Padova è diventata un crocevia. Il nostro è un albergo del centro con una clientela abbastanza definita, ma anche i colleghi che gestiscono alberghi più grandi e con clienti più diversificati mi confermano la tendenza. Le persone prenotano all’ultimo momento, e si fermano per lo più per una sola notte. In altre parole gli arrivi sono buoni, ma le presenze sono ancora in forte calo.

Per quanto riguarda la provenienza, abbiamo svizzeri, austriaci, belgi, francesi, olandesi, bulgari. Pochissimi i tedeschi. In controtendenza con la tradizione, poi, abbiamo anche molti italiani che evidentemente quest’anno hanno scelto il turismo di vicinato». Il Green Pass? «Nessun effetto sulle prenotazioni» assicura Fincato «cancellazioni non ne abbiamo avute, solo richieste di chiarimento: molte persone hanno telefonato per avere informazioni».

Rossi: speriamo nell’effetto Unesco

Ancora presto anche per vedere gli effetti del recentissimo ingresso della Padova dell’affresco nel patrimonio mondiale Unesco. Ma la speranza è che questo grande successo dia i suoi frutti anche sul piano economico: «Quello che abbiamo appena festeggiato» ricorda Nicola Rossi, presidente della Confesercenti del Veneto Centrale «è un grande traguardo, che porterà con sé non solo molto prestigio. Ma anche un indotto economico importante: si stima infatti che i turisti in arrivo possano aumentare di circa 300mila unità (la media annua è di 1,2 milioni), con una spesa complessiva attesa intorno al 90-100 milioni di euro. Si tratta chiaramente di una previsione, ma fondata.

A Matera, infatti, nel 2019 l’afflusso turistico è aumentato del 33%. E dai 49 milioni di euro investiti nel programma culturale della Capitale Europea della Cultura, si è generato un impatto economico complessivo di 91 milioni. Padova ha davanti una grande sfida, e confidiamo di poterla vincere».

Prorogata fino al 30 settembre la copertura covid Hygeia

Prorogata fino al 30 settembre la garanzia per gli associati Confesercenti con copertura sanitaria Hygeia attiva.

Dal 30 giugno al 30 settembre la garanzia è così articolata:

Indennità giornaliera per ricovero in caso di positività al Covid-19:

  • € 100,00 per ogni notte di ricovero per un periodo non superiore a 50 giorni all’anno
  • indennità forfettaria pari ad € 1.000,00 a seguito delle dimissioni
  • indennità forfetaria di € 2.000,00 – dopo le dimissioni a seguito – in presenza di Terapia intensiva

 

I Soci – Persone fisiche di Hygeia possono inviare richieste a hygeia@hygeia.it

Scarica il modulo per il rimborso

Ansia da covid, aumentano le richieste di aiuto

Ansia da Covid, aumentano le richieste di aiuto

Per rispondere, l’ufficio di Psicologia del Lavoro di Confesercenti ha attivato una collaborazione con il centro di ascolto dell’Università di Padova, a cui sta segnalando le situazioni più gravi

Sono quotidiane le telefonate degli imprenditori che si rivolgono al servizio di Psicologia del Lavoro di Confesercenti, guidato dalla dott.ssa Silvia Serafini. A chiamare sono persone che, in ampia parte, stanno combattendo contro l’ansia e la depressione legati alla perdita del lavoro. Statistiche ormai tristemente note hanno già dimostrato che la precarietà e le insicurezze lavorative legate alla crisi, il drammatico aumento della disoccupazione, le costanti preoccupazioni per il futuro stanno provocando un aumento anche dei suicidi. È quindi necessario mettere in primo piano la salute mentale, oltre a quella fisica, e aiutare le persone.

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Nuova Ordinanza della Regione Veneto

Si ritornano ad aprire le grandi strutture di vendita ai danni dei negozi del centri commerciali. Si ripete anche nel Veneto l’ingiusto trattamento tra le piccole attività commerciali delle gallerie all’interno dei centri commerciali (chiuse al sabato) e le grandi strutture di vendita isolate, anche se a ridosso del centro commerciale, (aperte il sabato).
Ancora poco chiare le responsabilità dei gestori per eventuali assembramenti all’esterno dei locali. Chiarissime invece le sanzioni per il mancato rispetto del cartello indicante il numero massimo di compresenze all’interno ed il mancato rispetto dello stesso. Continua a leggere

Facebook, Instagram e Whatsapp: i social marketing per il Natale

Christmas shopping in COVID edition.

I social network sono ormai parte integrante della nostra vita, perché non scoprire anche il loro potenziale economico? In questo focus group si approfondirà questo aspetto, anche in vista delle spese natalizie. Attività dedicata alle imprese dei comuni di San Pietro in Gu, Gazzo, Grantorto e Fontaniva.

Si terrà mercoledì 02 dicembre alle ore 20.30 piattaforma GOOGLE MEET

Nuove disposizioni dell’ordinanza della Regione Veneto

ATTENZIONE: ecco le nuove disposizioni dell’ordinanza della Regione Veneto n.156, in vigore da oggi 25 novembre.

Manuela Concas, responsabile settore ambiente di Confesercenti, ne espone i punti chiave, ricordando a tutti il rispetto delle norme.

https://www.facebook.com/confesercenti/videos/2492178607753819

NUOVA ORDINANZA VENETO

Forse è il caso di chiudere: questo l’amaro commento di Confesercenti, di fronte ad una modifica giornaliera degli indirizzi e dei limiti imposti alle piccole attività commerciali nonché alle sanzioni previste per il loro mancato rispetto (chiusura immediata da 5 a 60 giorni oltre alla sanzione di 400 euro -minima) .

Sembrano di poco rilievo le novità annunciate oggi dal Presidente della Regione ma comportano importanti restrizione a tutto il mondo dei dettaglianti.

Nei negozi fino a 40 mq si potrà entrare al massimo 1 persona. In base alle linee guide suggerite fino ad ora potevano entrare un numero di persone calcolato in base al rispetto dei 3 mq liberi da ingombri a persona e nel rispetto del metro di distanza come più volte ribadito dai medici esperti del settore. Continua a leggere