Formazione obbligatoria in materia di sicurezza

Ci occupiamo dei i corsi obbligatori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Formazione obbligatoria

Argomenti trattati:

Il quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori e la responsabilità civile e penale; gli organi di vigilanza e di controllo nei rapporti con le aziende; la tutela assicurativa, le statistiche ed il registro infortuni; i rapporti con i Rappresentanti dei Lavoratori; appalti, lavoro autonomo e sicurezza; la valutazione dei rischi; i principali tipi di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza; i Dispositivi di Protezione Individuale; la prevenzione incendi ed i piani di emergenza; la prevenzione sanitaria; l’informazione e la formazione dei Lavoratori.

Argomenti trattati:

Saper allertare il sistema di soccorso, riconoscere un’emergenza sanitaria, attuare gli interventi di
primo soccorso, conoscere i rischi collegati all’attività lavorativa svolta, acquisire le conoscenze generali dei traumi e di patologie specifiche negli ambienti di lavoro, acquisire capacità di intervento pratico.

Il corso prevede una parte di “addestramento” pratico previsto dalla normativa vigente che dovrà essere ripetuto ogni tre anni.

Argomenti trattati (rischio basso):

Principi di combustione, prodotti della combustione, sostanze estinguenti in relazione al tipo di
incendio, effetti dell’incendio sull’uomo, divieti e limitazioni, misure comportamentali. Principali misure di protezione antincendio, evacuazione in caso di incendio, chiamata dei soccorsi, presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili, istruzioni sull’uso degli estintori portatili.

Argomenti trattati:

Il Sistema Aziendale di prevenzione,  chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Elezione dell’RLS secondo l’art. 47 del DLgs 81/08, compiti e responsabilità RLS, attività prevista per L’RLS secondo l’art. 50 DLgs 81/08. Accessibilità alla documentazione. Sintesi delle funzioni a cui deve assolvere l’RLS. Formazione e Informazione prevista per L’RLS secondo il DLgs 81/08. Aspetti della consultazione, tutele generali. Varie.

Argomenti trattati:

Concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione. Organizzazione della prevenzione aziendale;
diritti e doveri, sanzioni per i vari soggetti aziendali. Organi di vigilanza Rischi e infortuni generali (elettrici, ecc.). Organizzazione e ambienti di lavoro. Segnaletica di sicurezza, procedure di esodo e di emergenza. Incidenti e infortuni mancanti. Movimentazione manuale dei carichi. Etichette dei prodotti chimici. Altri rischi vari.

Chiunque lavori nel settore alimentare, indipendentemente dalla mansione svolta deve essere informato e formato sulle regole ed i principi dell’HACCP “in analisi dei rischi e punti critici di controllo” degli alimenti.

Il primo sistema di controllo dei punti critici di controllo venne inventato negli anni ‘60 in America per garantire dei pasti controllati, salubri e sicuri agli astronauti in missione per la NASA.
Successivamente fu disposto l’obbligo di adottare questo sistema in tutte le aziende del settore alimentare. La prima normativa è arrivata nei primi anni ‘90 con la Direttiva 1993/43/CEE, che è stata recepita in Italia con il D.Lgs 155/1997, che rendeva l’HACCP obbligatorio per tutta la filiera alimentare.

Si tratta di un insieme di procedure volte a tutelare e il consumatore garantendo la salubrità degli alimenti prevenendo i rischi piuttosto che sull’analisi del prodotto finito, concentrandosi sui punti critici di controllo, cioè ogni fase o procedura del ciclo produttivo e operativo dell’alimento che può essere monitorato e controllato periodicamente allo scopo di eliminare o quanto meno ridurre i rischi relativi alla salubrità e alla sicurezza di un prodotto alimentare.

Per adempiere a questa normativa é obbligatorio redigere un piano HACCP “autocontrollo alimentare” all’interno del quale si vanno a descrivere tutte le procedure operative e produttive attuate dall’operatore alimentare per garantire la salubrità degli alimenti, la descrizione dei luoghi di lavoro, le macchine e le attrezzature. Il documento va verificato periodicamente e, in caso di variazioni strutturali dei locali o in presenza di nuove procedure operative o produttive, va rifatto.

Oltre al piano di autocontrollo ogni lavoratore che opera con gli alimenti dee possedere certi requisiti fondamentali pertanto è necessario conseguire una certificazione che attesti la loro preparazione in materia di sicurezza e igiene alimentare frequentando un corso di formazione specifico.

 
Ci occupiamo anche di definire dei piani formativi specifici a seconda delle necessità delle aziende (erogazione della formazione nelle singole aziende).

Contatti:

Manuela Concas – Tel. 049 8698618  – E-mail: m.concas@cdvc.it