SALDI AL VIA: AFFARI PER 100 MILIONI

Secondo le stime dell’Osservatorio Economico di Confesercenti, per comprare merce scontata, i cittadini di Padova e provincia spenderanno circa 100 milioni di euro.
Nel Veneto i saldi prenderanno il via SABATO 5 GENNAIO e proseguiranno fino al 28 febbraio. Tra negozi fissi e nei mercati del settore moda e abbigliamento, parteciperanno quasi 1000 attività nella città di Padova e quasi 2.000 in tutta la provincia.
I padovani che intendono acquistare sono 7 ogni 10. E’ soprattutto il consumatore tra i 30 ed i 60 anni quello che preferisce i saldi tradizionali. I giovanissimi (meno di 25 anni) preferiscono le occasioni straordinarie (Black Friday, promozioni straordinarie, liquidazioni occasionali ecc.).
La spesa media per ogni persona sarà di 150 euro leggermente sopra alla media nazionale.

Il commento del Presidente Nicola Rossi

“I saldi rappresentano una buona occasione sia per i consumatori che per i commercianti. I primi si trovano di fronte a sconti concreti ed importanti. Mentre i secondi hanno l’occasione per ridurre i loro magazzini e fare cassa in vista dei nuovi arrivi.
«Per chi ama l’abbigliamento» continua Rossi «i saldi sono meglio del Black Friday, anche perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni. Le promozioni sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive, per attirare clienti con sconti, a volte limitati. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente. Infatti sono effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad eventi promozionali come il Black Friday».

Purtroppo, continua Rossi, nel settore della moda la stragrande maggioranza dei negozi vende fino al 70% del suo volume d’affari annuale con sconti, promozioni o altre riduzioni. Il risultato è che qualsiasi programmazione commerciale delle nostre attività è destinata a fallire. Non solo ma nei periodi precedenti la data di avvio dei saldi ci troviamo regolarmente di fronte a grandi magazzini che anticipano i saldi con strumenti ai limiti della regolarità (carta fedeltà, sms, sconti alla cassa, ecc). Ma soprattutto vendite di liquidazioni per rifacimento locali o simili. Se a questo si aggiungono le infinite iniziative promozionali ci si rende conto che o interveniamo e modifichiamo la legge oppure i saldi perderanno il loro fascino.

Ecco quindi le proposte di Confesercenti

L’inizio: per i saldi invernali, non prima della fine di gennaio e quelli estivi non prima della fine di luglio;
La durata: inutile prevedere una durata di sessanta giorni. La durata deve essere limitata a due/tre settimane permettendo così di concentrare l’impegno dei commercianti e soprattutto di ridare ai Saldi di fine stagione delle caratteristiche di vera occasionalità;
Il divieto assoluto di effettuare qualsiasi promozione (di ogni tipo) nei 45 giorni precedenti
Il monitoraggio e la verifica sulla effettiva applicazione degli sconti

Come di consueto FISMO CONFESERCENTI , l’associazione dei dettaglianti del settore moda ha inviato a tutti i soci il decalogo per la corretta e trasparente gestione dei saldi.