Osservatorio Economico Confesercenti: facciamo il punto sulle PMI
“Secondo il nostro Osservatorio Economico, dichiara Nicola Rossi Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale, le PMI fino al periodo pre-pandemico utilizzavano la digitalizzazione per rispondere a bisogni di adeguamento normativo con strumenti quali Pec, firma digitale, fatturazione elettronica. In pratica delegando la trasformazione digitale alla semplice conversione dei documenti cartacei in file digitali. Processo giusto ma che tuttavia, era solo il primo passo per affrontare la digitalizzazione dei processi aziendali.
Negli ultimi anni si è profondamente modificato il contesto per gestire o avviare un’impresa. Già prima della pandemia si intravedeva l’inizio di un cambiamento che poi negli ultimi due anni ha avuto un’accelerazione evidente, infatti l’utilizzo degli strumenti web (social, siti, e-commerce) è cresciuto notevolmente rispetto al 2019. Pensiamo che nel 2019 usavano Facebook per promuovere o vendere l’attività il 65% dei rispondenti, oggi siamo al 77,4%. E’ cresciuta anche la consapevolezza rispetto ai benefici che gli strumenti digitali possono portare alle attività. Il 76,5% dichiara di aver visto un aumento della propria clientela grazie all’utilizzo degli strumenti online e il 67,7% un aumento delle vendite.
Questo, in qualche modo ci dice che il Covid ha “aiutato” la crescita dell’utilizzo di questi strumenti sia da parte delle imprese che dei consumatori.
Oggi siamo di fronte ad un vero e proprio cambio di modello e le piccole imprese non possono esimersi dal valutare il proprio posizionamento su queste tematiche. L’impegno non si deve ridurre a un adeguamento normativo o tecnologico, ma è prima di tutto un salto culturale e ancor prima mentale. Molto interessante la crescita rispetto all’utilizzo della moneta elettronica con l’introduzione di nuove forme di pagamento e casse intelligenti. Ma anche l’introduzione del Wi-Fi in negozio che arriva quasi al 60%.
Non possiamo pensare di fare innovazione continuando a comportarci come facevamo fino a ieri, dobbiamo aggiornare i nostri strumenti cognitivi. Dobbiamo stimolare un cambiamento positivo nello stato delle cose attuali. Benissimo quindi questo salto in avanti rispetto all’utilizzo degli strumenti, ora dobbiamo capire che è necessario anche investire in formazione, aggiornamento, adeguamento delle competenze e in promozione.
Il mondo digitale è a tutti gli effetti un mondo parallelo a quello tradizionale. Il nostro obiettivo è di farli dialogare e lavorare assieme introducendo nuove modalità di progettazione, di vendita o di servizi”.