Aggiornamento questione ritardi rilascio passaporti – nuova procedura speriementale

In seguito a comunicati stampa sulla questione dei ritardi nel rilascio dei passaporti che ormai si trascina da oltre un anno e, che se dovesse perdurare per le festività pasquali ed i ponti di primavera alle porte, tra marzo e giugno 2024 si rischia di vedere annullare altre 52mila prenotazioni e circa 75 milioni di euro di mancati introiti per le imprese del turismo organizzato. (Stime CST Firenze per Assoviaggi) e soprattutto in seguito alla lettera congiunta insieme alle altre principali associazioni di settore, abbiamo incontrato dapprima il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e subito dopo è stato aperto un tavolo coordinato dal Prefetto Maurizio Masciopinto.

Come primo risultato del tavolo, vi comunichiamo che, è diventata operativa – sebbene in fase sperimentale – una nuova procedura per la richiesta di passaporto attraverso la piattaforma https://passaportonline.poliziadistato.it

Alla richiesta di appuntamento per il passaporto è stata aggiunta una scheda “Appuntamenti in urgenza” attraverso la quale sarà possibile fissare appuntamento per i viaggi da effettuare entro 30 giorni dalla richiesta.

Se anche in questa scheda non si riuscirà a fissare un appuntamento, sarà possibile, per i viaggi entro 15 giorni, compilare e allegare un apposito modulo di richiesta urgente. La procedura è in fase di test e sarà attiva per i prossimi 10 giorni solo per le province di: Bari, Bergamo e Caserta.

Festeggiamo l’8 marzo celebrando la donna imprenditrice: un leggero calo non abbatte la potenza femminile

Un leggero calo per i numeri delle imprese femminili, rispetto ai dati dell’anno scorso (del -0,6%). Alla fine del 2023 il Veneto ha registrato 87.840 sedi d’impresa femminili attive, quinta regione in Italia dopo Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia. Sul numero delle imprese attive in Veneto (421.977) una su cinque è femminile (il 21%). Oltre otto imprese femminili su 10, l’82%, vede la presenza esclusiva di donne nella governance come titolari, socie o amministratrici, per il 14% la presenza è forte (più del 60% di quote) e per il restante 4% maggioritaria (almeno la metà delle quote). Significativi anche i dati che fotografano le start-up innovative femminili, 105 in Veneto a inizio 2024: una su 10 è femminile.

Quali sono le caratteristiche di una donna imprenditrice? Abbiamo chiesto ad Elena Magello, rappresentante del Settore Servizi nel Comitato di imprenditoria femminile in Camera di Commercio per Confesercenti del Veneto Centrale, di descrivercela: “La donna che fa impresa è una donna con un sogno: un’idea che riceve la propulsione per la realizzazione dalla sua inarrestabile determinazione. La donna non improvvisa il suo cammino, ogni passo è una radice e un fondamento. Sono le competenze a fare la differenza, ma anche la capacità di prevedere e dedurre, di misurare e commisurare ogni passo ai reali bisogni dell’azienda. La cura rende la passione regolata e razionale, destinata a perdurare nel tempo. La donna imprenditrice non si accontenta, la donna imprenditrice è, alla pari, in grado di valorizzare sé e gli altri: fatturare sì, ma non a qualsiasi costo. La donna imprenditrice ha la volontà di costruire un’impresa e la pazienza di vederla nascere lentamente: sa aspettare e rispettare. La donna imprenditrice ha una filosofia dell’attenzione: verso gli altri e verso l’ambiente. Nella scala dei bisogni di Maslow l’autorealizzazione è al primo posto, tanto per gli uomini quanto per le donne: la parità è credere e difendere questa constatazione”.

Il commento di Nicola Rossi, Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale: “L’imprenditoria femminile percorre una strada in salita, non possiamo negarlo. Tuttavia non sorge alcun dubbio: si tratta di una battaglia che combatteremo, al fine di normalizzare i dati e combattere ogni disparità. Il focus principale rimane quello di proporre iniziative che siano utili al superamento degli ostacoli che sorgono in società”.

La formazione per imprenditoria femminile rimane un’esigenza fondamentale, tanto a livello specialistico quanto a livello trasversale. Si chiama “Coco” il progetto di Cescot Veneto, finanziato dalla Regione del Veneto, che si pone come azione strutturata di empowerment e rafforzamento della condizione delle donne imprenditrici nella Provincia di Padova. L’obiettivo per il 2024 è quello di attivare e rafforzare la capacità di fare impresa delle lavoratrici padovane, attraverso azioni mirate allo sviluppo di competenze imprenditoriali, tecniche e trasversali: seminari, formazione e consulenze individuali saranno al centro della proposta. Per fare questo verrà creata e sviluppata una rete locale composta da istituti scolastici e università, associazioni di categoria, enti ed agenzie formativi, fondazioni e associazioni attive per la parità di genere.

Padova Marathon: mancano 43 giorni ad uno degli eventi sportivi più attesi della città e le attività commerciali possono collaborare

Mancano solo 43 giorni alla Padova Marathon, uno degli eventi sportivi più attesi a Padova: alla 24esima edizione, la competizione comprende ben 5 distanze, 4.000 atleti agonisti, 20.000 partecipanti alle Stracittadine. Il tracciato della Maratona prevede partenza e arrivo a Padova.

Prende avvio nell’area dello Stadio Euganeo e, passando attraverso Rubano, Selvazzano Dentro e Teolo, si snoda verso la zona dei Colli Euganei, giungendo nel cuore pedonale di Abano Terme, sfilando davanti al Kursaal e allo storico Hotel dell’Orologio, per tornare verso la città del Santo. Il rientro a Padova avviene risalendo la Mandria e via Goito. L’ingresso in centro storico, transitando lungo via Vescovado e Piazza del Duomo. La gara attraversa la parte più bella della città, toccando Piazza dei Signori, Piazza della Frutta, passando a fianco del Caffè Pedrocchi, del Palazzo del Bo e di fronte alla Basilica di Sant’Antonio. Fino a concludersi nello straordinario scenario offerto da Prato della Valle, senza dubbio una tra le finish lines più belle al mondo.

Le attività commerciali che sono interessate a strutturare un rapporto di collaborazione (senza impegno!) con l’evento possono compilare questo modulo: Modulo preferenze

 

 

GRASSI (FIEPET CONFESERCENTI): DISCOTECHE ABUSIVE DILAGANO DA NORD A SUD DEL PAESE

Il locale abusivo scoperto a Macerata è solo l’ultimo di una lunga serie. Dall’inizio dell’anno, infatti, si contano già 11 blitz delle forze dell’ordine in 67 giorni durante feste in luoghi non autorizzati da Nord a Sud del Paese, in media uno ogni settimana: un triste bilancio che denunciamo da tempo. Bene, dunque, l’intervento della polizia locale sui territori per interrompere lo svolgimento di serate in pseudo discoteche prive di qualsiasi norma di legge, con tanto di dj e centinaia di persone presenti, ma si tratta di un preoccupante fenomeno in costante crescita a livello nazionale”.

A lanciare l’allarme è Filippo Grassi, Responsabile nazionale Intrattenimento di Fiepet Confesercenti. “Da Milano a Palermo – prosegue Grassi – le serate danzanti abusive e senza alcuna regola, organizzate in luoghi non idonei quali circoli, associazioni ma anche in spazi a rischio come capannoni in disuso e ville abbandonate, testimoniano uno scenario di illegalità diffusa con pericolose realtà ancora sommerse: per ogni caso individuato ce ne sono a decine non ancora emerse, come segnalano le nostre imprese su tutto il territorio nazionale”. “Soprattutto dopo la pandemia – sottolinea – gli episodi segnalati sono in costante aumento, con ricadute negative non solo per le imprese oneste che rispettano le norme e sono in regola con licenze di intrattenimento, certificazioni prevenzione incendi, norme sanitarie, addetti della sicurezza con tesserino prefettizio e parcheggi adeguati, al fine di garantire serate all’insegna del divertimento e della legalità, ma soprattutto per i consumatori con rischi per la salute e l’incolumità pubblica: le feste abusive sono eventi improvvisati, organizzati senza tenere conto delle misure di sicurezza di base, spesso in strutture assolutamente inadeguate ad ospitare grandi numeri di persone”. “Certamente dunque – conclude Grassi – ringraziamo l’impegno del Ministero dell’Interno e del Governo per aver messo in campo fino ad oggi azioni tempestive volte a contenere gli episodi illeciti, ma occorre alzare il livello di guardia: serve la collaborazione di tutti, al fine di incrementare gli sforzi di contrasto al fenomeno, innanzitutto con l’aumento di verifiche e controlli da parte delle forze dell’ordine. Occorrono, inoltre, campagne di informazione, rivolte soprattutto ai più giovani, e mirate alla scelta del divertimento sano e sicuro: chi commercializza serate in luoghi inadeguati è nemico del sano svago, diversamente dalle imprese dell’intrattenimento e dei locali da ballo che rispettano le regole e offrono divertimento in sicurezza.”

Il 14 marzo il workshop per imparare le pratiche dello zero waste

Il 14 marzo, nel Congressi Center Kursaal di Jesolo, prende forma la terza edizione del workshop di “Quo Vadis!”: “Zero Waste: pratiche ed esperienze per non sprecare energia, materie prime, prodotti & talenti”. L’iniziativa è gratuita e comprenderà 4 ore di testimonianze e spunti in tema, nonché 10 esperti di sostenibilità con cui sarà possibile dialogare e un laboratorio per avviare subito il tuo personale percorso zero waste.

Come affrontare in serenità un futuro sempre più incerto? Il progetto nasce per dare delle risposte pratiche alle domande che assorbono il nostro presente. Da un lato ci sono i cambiamenti climatici imprevedibili, tensioni internazionali, crisi del mercato del lavoro; dall’altro, una domanda turistica crescente, molte opportunità finanziarie, nuove tecnologie che ti consentono di aumentare l’efficienza e la competitività della tua impresa: in questo scenario è fondamentale saper evolvere il nostro stile di vita e la nostra capacità di fare impresa, per costruire un futuro più sicuro e più sereno. Perché partecipare? Per sapere come applicare nel concreto la sostenibilità e mantenere alta la competitività della tua impresa. Per prendere spunto da chi sta già applicando approcci zero waste e innovare il tuo modo di fare impresa. Per sapere come utilizzare il tuo territorio e la catena dei fornitori per aumentare il valore della tua offerta. Per conoscere professionisti esperti con cui dare nuova vita e nuova prospettiva al tuo business.

Orario: 9.30-13
Dove: Congressi Center Kursaal (Jesolo, Venezia, Piazza Brescia 13)

Link all’evento e al programma 

Slittamento delle misure attuative della “Riforma dell’ordinamento delle guide turistiche”

Con la presente circolare si comunica che il termine per l’adozione di tutte le misure attuative della “Riforma dell’ordinamento delle guide turistiche” (Riforma 4.1 prevista nel PNRR alla Missione 1 Componente 3) di cui alla legge n. 190 del 13 dicembre 2023 (Disciplina della professione di guida turistica), ha subito uno slittamento tecnico di sei mesi, dal 31 dicembre 2023 al 30 giugno 2024.

Tale slittamento, formalizzato nella IV Relazione sullo stato di attuazione del PNRR approvata nel Consiglio dei Ministri del 22 febbraio us, si è reso necessario per adeguare la bozza di decreto alle osservazioni espresse dal Consiglio di Stato con atto n. 00053/2024 del 22/01/2024, in quanto il decreto, per assolvere alla natura di “Regolamento”, avrebbe dovuto rispettare alcuni adempimenti procedimentali mancanti e/o senza motivazione. Ricordiamo che, ai sensi dell’art. 13 della legge stessa, fino al centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro del Turismo istitutivo dell’elenco nazionale, le guide turistiche già abilitate continuano ad esercitare la professione ai sensi della disciplina previgente. Pertanto, fino all’esaurimento della fase transitoria, per le guide turistiche già abilitate nulla cambierà e potranno continuare ad esercitare la professione senza soluzione di continuità.

In partenza il 13 marzo il ciclo di incontri del progetto B-HUB Monte Grappa

All’interno del progetto B-HUB Monte Grappa, è in partenza un ciclo di incontri atto a stimolare il protagonismo giovanile all’interno della Biosfera del Monte Grappa. Si tratta di un percorso costituito da tre incontri che contribuiranno ad individuare le tematiche più sentite tra i giovani del territorio e saranno funzionali all’attivazione di uno specifico tavolo tematico della Riserva della Biosfera

Gli incontri sono programmati durante le serate di mercoledì 13, 20 e 27 marzo 2024, dalle ore 18:30 alle ore 20:00, presso l’Urban Center situato nel centro storico di Bassano del Grappa (Via Porto di Brenta, 36061). 

Durante gli incontri interverranno alcuni ospiti, portatori di testimonianze significative per particolari tematiche chiave per il contesto del Monte Grappa e per gli obiettivi del Programma MAB UNESCO. A partire dagli spunti offerti dal racconto delle esperienze invitate, si guiderà la discussione con i partecipanti finalizzata ad individuare le tematiche sentite come prioritarie dai giovani del territorio.

Questi incontri saranno funzionali all’attivazione di uno specifico Tavolo di Lavoro Tematico sul Protagonismo Giovanile, quale occasione strutturata all’interno della governance della Riserva della Biosfera per dare voce alle giovani generazioni, ai loro bisogni e alle proposte che riterranno utili per l’evoluzione di questo territorio.

L’iniziativa è aperta a tutti e dedicata in modo particolare ad under 35 che vivono, studiano, lavorano nell’area dei 24 Comuni che compongono la Riserva della Biosfera Monte Grappa. 

La partecipazione agli incontri è gratuita e senza impegno.

Per informazioni e iscrizioni: BHub

Parcheggi a Padova: forte l’esigenza di un culto dell’accoglienza

Il Comune di Padova ha affidato ad APS Holding S.p.a. la gestione e il controllo delle aree di sosta in città, sono circa 5000 gli stalli presenti, tra posti in struttura e parcheggi in strada, ma nonostante questo i numeri non servono a colmare il fabbisogno che nasce soprattutto nei giorni festivi. D’altra parte, anche l’iniziativa di aumentare il costo per gli soste su strada, in vigore dal 1 febbraio 2024, non invoglia a cercare uno stallo che permetta di godersi una passeggiata più lunga di 60 minuti: servono 2,50€/ora per un parcheggio in corso Milano o in via San Fermo, 1,70€/ora per un parcheggio in via Tommaseo, in Piazzale Stazione, in via Euganea, 1,50€/ora in via Ugo Bassi, in via del Portello, in via Volturno, in via Valeri. Non meno costosi i parcheggi in struttura: 3,50€/ora per chi sceglie Piazza Insurrezione o la nuova struttura del Park Contarine, 1,40€/ora per chi opta per il Park Prandina, che si auspica possa adeguarsi presto alle buone condizioni strutturali dei suoi due vicini di casa, garantendo un posto auto definito, nonché una pavimentazione che ne consenta l’utilizzo anche con il maltempo. C’è molta attesa per le nuove linee del tram Stazione-Voltabarozzo e Rubano-Limena, che entreranno in funzione nel 2026, ma tra i fruitori del servizio di trasporto pubblico locale serpeggia un po’ di malumore per l’aumento del costo del biglietto singolo, alzato nel giugno 2023 a €1,70.  Una famiglia di 4 persone che desidera passare più di 90 minuti in centro storico, raggiungendolo utilizzando un mezzo pubblico, spenderà ben €13,60.

Il commento di Nicola Rossi, Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale: “L’esigenza reale del centro di Padova è di coltivare al meglio la cultura dell’accoglienza: non possiamo basare il numero di parcheggi e di posti auto presenti in base alle sole richieste settimanali, dobbiamo rivolgere l’attenzione anche ai momenti di intensa vita commerciale, come i weekend e le festività, nonché facilitare l’accesso turistico che necessita di un appoggio agile verso le attrattività della città. Padova necessità di più parcheggi. L’auto è strettamente necessaria per molti e il suo accesso deve essere facilmente consentito a tutti coloro che lo desiderano. Il vantaggioso asse commerciale Prato della Valle-Piazze è nato grazie all’apertura del parcheggio in Piazza Rabin: questo esempio deve essere uno spunto interessante per capire l’importanza di istituire sempre nuovi e numerosi posti auto che consentano l’accessibilità all’interno delle mura di Padova. Dobbiamo accogliere al meglio le persone che decidono di venire a spendere nella nostra città. I Park Scambiatori funzionano bene, ma necessitano di maggiore vicinanza al centro”.

Cancellazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio del carburante: i benzinai chiedono chiarezza e tutele normative

Con la recente sentenza del Consiglio di Stato, in merito al decreto attuativo dell’obbligo per i gestori delle stazioni di servizio di esporre il cartello del prezzo medio dei carburanti, si è accolto il ricorso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che, pur riconoscendone la legittimità, ha provveduto ad annullare l’articolo 7 del Decreto Ministeriale 31.03.2023 e a cancellare i due elementi fondamentali ai fini degli adempimenti, tra cui l’obbligo dell’aggiornamento del cartello con frequenza giornaliera, nonché l’obbligo di rispettare l’orario entro cui andrebbe esposto il prezzo medio aggiornato.

Tuttavia, se è stato annullato l’articolo 7 del DM, stessa sorte non ha avuto l’articolo 6, che invece richiede ugualmente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di pubblicare il prezzo medio con frequenza giornaliera entro le ore 8:30, nell’apposita sezione del proprio sito internet.

Se un passo è stato fatto, gli effetti della sentenza rimangono comunque poco chiari e confusionari per i gestori delle stazioni di servizio che attualmente sperimentano un vuoto normativo che non divulga le informazioni utili e necessarie per il proseguimento del corretto servizio: dovranno continuare a pubblicare il cartello del prezzo medio ma in orari differenti e con cadenze diverse? Confesercenti chiede che chiarezza data al più presto e, allo stesso tempo, propone anche l’ipotesi di posizionare in evidenza direttamente sugli impianti un QR-code che rinvii al sito del Ministero, nella parte in cui fornisce le informazioni sui prezzi praticati in zona.

In attesa che il Ministero adotti nuove misure, permane l’obbligo di esposizione del cartello (pur senza indicazioni e specificazioni in merito alle modalità di attuazione dell’adempimento e le relative sanzioni) e la definizione giornaliera da parte del Ministero del prezzo regionale (o nazionale per le autostrade).

Il gestore non andrà sicuramente in contro ad eventuali contestazioni nel caso in cui voglia esporre il cartello aggiornato come da termini finora rispettati. Qualora venisse sanzionato per il mancato aggiornamento giornaliero o entro gli orari previsti dall’annullato art.7, avrebbe poi facilmente ragione impugnando l’eventuale verbale. Azioni degli organi di Vigilanza sarebbero da considerare non il linea con la situazione di diritto. Permangono ovviamente tutte le altre disposizioni del DM 31.03.2023, inerenti la consueta comunicazione dei prezzi praticati e pubblicizzati.

Istat: a gennaio il tasso occupazione è sceso al 61,8%

Gli occupati a gennaio 2024 calano rispetto a dicembre 2023 e aumentano su base tendenziale, secondo le rilevazioni Istat che indica una riduzione di 34mila unità (-0,1%) su dicembre e una crescita di 362mila unità (+1,6%) su gennaio 2023.

L’occupazione su base congiunturale cala tra gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine, gli autonomi; cresce invece tra le donne e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione scende al 61,8% (-0,1 punti). Confrontando il trimestre novembre 2023-gennaio 2024 con quello precedente (agosto-ottobre 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati. A gennaio 2024 il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2% mentre quello giovanile sale al 21,8% (+0,2 punti). In aumento anche il tasso di inattività che sale al 33,3% (+0,2 punti).

L’Istat precisa che gli gli inattivi sono in crescita (+0,5%, pari a +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) tra gli uomini e tra chi ha un’età compresa tra 15 e 49 anni; l’inattività diminuisce invece tra le donne e gli ultracinquantenni. I disoccupati a gennaio diminuiscono su dicembre di 4mila unità a 1 milione 838mila.

Dalle stime preliminari dell’Istituto di statistica, inoltre, l’inflazione su base annua resta ferma. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua (come nel mese precedente). A gennaio era aumentata del 0,3% su base mensile.

Prosegue il calo dell’inflazione di fondo: a febbraio l’indice al netto degli energetici e degli alimentari freschi decelera da +2,7% a +2,4% e quello al netto dei soli beni energetici da +3,0% a +2,7%. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,1% per la componente di fondo.

“La stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo si deve principalmente all’affievolirsi delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari, non lavorati e lavorati, i cui effetti compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei beni energetici”, scrive l’Istat nella nota.