Le 7 proposte Confesercenti per il nuovo Parlamento

Il 25 settembre è alle porte e Confesercenti del Veneto Centrale ha in calendario una serie di incontri con i candidati al Parlamento della Repubblica Italiana per sottoporre agli aspiranti parlamentari le sue proposte su vari temi: riforma del fisco, lavoro, credito, investimenti per la competitività delle PMI del terziario e del turismo, previdenza, rigenerazione urbana e rivoluzione digitale, transizione ecologica e sicurezza energetica.

RIFORMA DEL FISCO

Confesercenti sostiene il superamento del sistema degli acconti (acconto a giungo e saldo a novembre) con l’introduzione di un sistema parificato a quello dei lavoratori dipendenti che contempli:

  1. versamenti in dodicesimi, abbattendo quindi acconti e saldo;
  2. superamento della ritenuta d’acconto sulla fatturazione con un vantaggio di un maggior incasso da parte del commissionario del 20%.

Riteniamo necessaria anche una revisione dell’attuale sistema di locazione commerciale, che attualmente non prevede una tassazione agevolata sugli affitti commerciali. Sosteniamo il meccanismo della “tassazione flat” che segua dei meccanismi incentivanti a favore di locatore e locatario.

Appoggiamo l’incentivazione della moneta elettronica, perché garantisce più tracciabilità e sicurezza per gli operatori (meno rapine, meno furti,…). Ma riguardo ai costi di commissione per gli operatori, chiediamo l’abrogazione degli adempimenti IVA correlati alla certificazione elettronica, della disciplina delle società di comodo e dell’IRAP.

LAVORO

Crediamo necessaria la riduzione del cuneo fiscale per abbassare il costo del lavoro per i datori di lavoro, con benefici anche per i nostri collaboratori. Occorre prevedere una detassazione sui futuri aumenti contrattuali e anche su tutte le ulteriori premialità (welfare contrattuale).

Prioritario anche intensificare il contrasto ai contratti sottoscritti da Organizzazioni prive di rappresentatività e non presenti nel CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).

Riteniamo poi che l’intero assetto dei tipi contrattuali vada riformato, perchè crea oneri, inutili burocrazie e rallenta i processi di selezione, non agevolando l’ingresso nel mondo del lavoro. Si deve incidere sul lavoro a termine, somministrato, intermittente, a tempo parziale e autonomo occasionale al fine di rendere le assunzioni veloci e ben remunerate.

Si deve eliminare ogni tassa indiretta sulla flessibilità in entrata e in uscita per abbassare il costo del lavoro e la formazione professionale (sostenuta dai fondi paritetici) deve essere il suo contrappeso: più formazione ricevuta e attestata deve determinare una maggiore visibilità sul mercato del lavoro, con un contestuale zainetto di incentivi fiscali per l’assunzione con forme flessibili.

CREDITO

Il ruolo dei confidi deve ritornare al centro del supporto alle PMI, seppur con adeguamenti in termini operativi, dettati dallo scenario post pandemico.

Le proposte di Confesercenti sul tema sono:

  • patrimonializzazione Confidi
  • utilizzo di risorse pubbliche per erogazione diretta e indiretta
  • nuova legge di riforma del sistema Confidi

Inoltre riteniamo improrogabile il rafforzamento degli strumenti del Microcredito. La sfida più rilevante sarà evitare il ripetersi di situazioni di credit crunch per il segmento delle micro e piccole imprese. Esse costituiscono oltre il 98% del tessuto imprenditoriale nezionale e contribuiscono in modo decisivo alla creazione del PIL, ma tuttavia sono anche quelle di più difficile valutazione da parte del sistema bancario e fintech.

Confesercenti vede nel Microcredito un volano della ripresa per il segmento specifico delle micro e piccole imprese con tempistiche, costi e modalità operative che gli altri strumenti di credito ad oggi non riescono a garantire.

INVESTIMENTI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE PMI DEL TERZIARIO E DEL TURISMO

Crediamo che i fondi del Recovery Fund, debbano essere investititi favorendo la competitività anche e soprattutto delle microimprese, non solo di quelle di grandi dimensioni. Il nostro tessuto economico è caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese a forte vocazione innovativa e generalmente appartenenti all’ambito manifatturiero che hanno tutte le carte in regola per diventare la punta di diamante dell’innovazione in Europa.

Piattaforme web e Web Tax. È necessario stimolare la nascita di piattaforme aggregative che mettano insieme attività dello stesso territorio a beneficio di consumatori e operatori, ma anche rivedere il regime fiscale dei grandi player internazionali dell’e-commerce con una Web Tax mirata ad equilibrare l’attuale sperequazione con il retail fisico.

Infrastrutture turistiche. Le infrastrutture, materiali e immateriali, rappresentano una precondizione indispensabile per sollecitare una più rapida ripresa turistica. Bisogna procedere nella realizzazione o nell’implementazioni di alcuni assi viari e ferroviari. In particolare, nel nostro territorio il collegamento tra Bassano e Padova è un tema che affrontiamo da oltre 20 anni e non è ancora stato risolto.

PREVIDENZA

Riteniamo la pensione anticipata c.d. “opzione donna” un valido strumento per  incentivare la flessibilità. É però fondamentale garantire l’accesso alla prestazione a tutte le categorie senza distinzione tra dipendenti e autonome. Chiediamo anche una strutturalità nel tempo per evitare incertezze che non consentano la programmazione del futuro pensionistico nè per le aziende nè pe le lavoratrici.

Sollecitiamo elementi di flessibilità per l’accesso al pensionamento sulle attività usuranti senza creare discriminazioni tra lavoratori dipendenti e autonomi.

RIGENERAZIONE URBANA E RIVOLUZIONE DIGITALE

L’emergenza sanitaria ha fortemente favorito le relazioni digitali a discapito di quelle sociali. Noi crediamo che debba essere ristabilito un equilibrio tra l’utilizzo della digitalizzazione nella vita di ogni giorno (acquisti, lettura, delivery, homebanking,…) e il mantenimento dei rapporti umani attraverso la rigenerazione urbana. Essendo Confesercenti parte attiva nella realtà distrettuale del commercio del Veneto, chiediamo che le attività di vicinato vengano sostenute per far rivivere le nostre città.

TRANSIZIONE ECOLOGICA E SICUREZZA ENERGETICA

Crediamo prioritario puntare su fonti di approvvigionamento diversificate e rinnovabili, senza abbandonare anzitempo quelle fossili ed i bio-carburanti, per garantire la continuità operativa delle attività economiche.

Pensiamo che il taglio sulle accise dei carburanti debba diventare strutturale. Non solo, reputiamo necessario un ammodernamento e una ristrutturazione di tutta la Rete dei Carburanti. Nel 2019 è stata presentata la Risoluzione De Toma, approvata alla Camera all’unanimità, chiediamo che finalmente venga resa attuativa.