Il Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCI)
Con il D.lgs.14/2019 è stato modificato l.art.2477 del C.C. La Legge 55/2019, di conversione del DL 32/2019 è intervenuta modificando i limiti dimensionale per la nomina dell’organo di controllo per le Srl.
La situazione
Tra il 2008 ed il 2018 sono fallite in Europa più di 700 banche. In Italia nello stesso periodo si contano 100.000 imprese fallite. Quella che era una crisi finanziaria si è trasformata in crisi economica globale con conseguenze pesanti su aziende e sui soggetti collegati.
La risposta
Con il nuovo Codice, in vigore dal marzo del 2019, si vogliono riformare le procedure concorsuali ed i sistemi di gestione delle crisi per sovra indebitamento anche attraverso il miglioramento dell’efficienza dei sistema economico.
La volontà è di favorire la cultura del risanamento dell’impresa e contrastare la sua eliminazione dal mercato attraverso interventi preventivi volti ad arrestare il declino dell’impresa.
Gli obblighi
Le imprese individuali (escluse le grandi imprese e quelle di modeste dimensioni) devono adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi ed assumere le iniziative necessarie.
Le società sono tenute a istituire un assetto organizzativo e contabile adeguato ed adottare uno degli strumenti previsti per il superamento della crisi. In sintesi, le società che nel biennio 2017-2018 abbiano superato almeno uno dei seguenti parametri:
1. stato patrimoniale attivo superiore ai 4 milioni di euro,
2. volume d’affari superiore ai 4 milioni di euro,
3. più di 20 dipendenti occupati in media durante l’esercizio,
devono obbligatoriamente nominare o l’organo di controllo o il revisione contabile.
Tutte le srl (con uno dei tre indicatori di cui sopra) già costruite alla data del 16/03/2019, devono provvedere alle modifiche entro il 16 dicembre 2019.
Sistemi di allerta (interni)
Per crisi si intende “lo stato di difficoltà economico finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore”. Si introduce un sistema di allerta per consentire una pronta individuazione dello stato di crisi a cui segue la ‘composizione assistita’.
Al fine di far emergere lo stato di crisi, il Codice individua alcuni indicatori idonei a monitorare lo stato di salute dell’impresa. Ad esempio: rapporti con le banche, anomalie contabili e di bilancio, anomalie nei pagamenti, anomalie di gestione, anomalie erariali, altri eventi pregiudizievoli.
Nel caso di esistenza della crisi possono essere assunte varie risposte che possono essere interne all’impresa o anche incaricando l’ OCRI (organismo costituito nelle CCIAA per procedere ad una mediazione tra debitori e creditori).
Sistemi di allerta (esterni)
I soggetti qualificati come L’INPS, Agenzia delle Entrate, Agente della Riscossione, devono (dal 2021) in presenza di una sovraesposizione debitoria informare il debitore della situazione chiedendo la regolarizzazione della posizione.
Srl (nuovi limiti)
Vengono anche modificati i limiti dimensionali che obbligano le Srl alla nomina dell’organo di controllo o del revisore: 4.000.000 di attivo nello stato patrimoniale e 4.000.000 di volume di affari, e con oltre 20 dipendenti occupati; l’obbligo scatta per il superamento anche solo uno di questi limiti per i due esercizi consecutivi.
Confc@pital
Si tratta della nuova struttura organizzativa di Confesercenti che, partendo dal dettato del nuovo Codice, si pone al servizio delle imprese individuali e delle società al fine di fornire tutti gli strumenti necessari a rispondere agli obblighi introdotti.
La missione di Confc@pital è quindi di dare tutte le informazioni e la consulenza sui nuovi obblighi del Codice. Vogliamo mettere a disposizione gli esperti negli organi di controllo o il revisore. Oltre che fornire gli strumenti informatici idonei a rilevare lo stato di salute dell’impresa. Accompagnare l’impresa nel percorso di superamento della crisi ed il recupero della continuità aziendale.
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Ivan Marcolongo, tel. 049 8698638 i.marcolongo@confpd.it
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