DULCIS IN FUNDO
Una serata unica, un’esperienza dei sensi tra tradizioni culinarie venete, sapori inaspettati, racconti gastronomici e gusto del colore.
Cescot Veneto e Confesercenti del Veneto in collaborazione con Trattoria Ballotta e Sgaialand presentano una serata unica: un’esperienza dei sensi tra tradizioni culinarie venete, sapori inaspettati, racconti gastronomici e gusto del colore.
L’appuntamento con Dulcis in Fundo è giovedí 28 novembre dalle ore 18.00 presso la Trattoria Ballotta di Torreglia!
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
18.00 > Accoglienza ospiti, tra colori e sapori. Aperitivo per viaggiatori curiosi!
Intervengono:
- Stefan Marchioro, Direzione Turismo della Regione Veneto
- Maurizio Francescon, Presidenza Cescot Veneto
Modera Gaia Dall’Oglio, Direzione Creativa di Sgaialand
18.30 > Vo pal Veneto!
I prodotti esperienziali di Atelier d’Autore raccontati dai loro coordinatori.
20.00 > Cena degustazione: gocce di arte, sete di poesia!
Il vizio della gola narrato dai poeti, letterari, viandanti e grandi artisti … che tanto hanno amato il Veneto.
Tre le proposte culinarie a cura di Fabio Legnaro, titolare dell’Antica trattoria Ballotta:
> gustose trame dei Colli, tra sonetti, sguardi e racconti… oltre l’alloro
> piatti sublimi ispirati al cromatismo del 700/800 veneziano
> le pietanze delle commedie di Goldoni in veste contemporanea
COME PARTECIPARE
La cena è gratuita e riservata a 90 persone.
Per partecipare è richiesta registrazione obbligatoria su Eventbrite completa di tutti i dati richiesti come da Dgr 1220/17.La prenotazione è nominale. I posti sono limitati e sono riservati esclusivamente a liberi professionisti e/o persone occupate nel privato, preferibilmente in ambito turistico.
Sono esclusi i lavoratori nei settori della pesca, caccia, agricoltura, sanità, formazione, istruzione. Sono esclusi studenti, soggetti disoccupati e pensionati come da Direttiva Regionale. Dulcis in fundo – Via Veneto è parte dell’evento finale del progetto Atelier d’Autore – cod. 15-1-2075-2017 finanziato con DGR n. 1220 del 01 agosto 2017 – POR FSE 2014 – 2020 – Ob. Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione – Azioni di Sistema per lo Sviluppo di un’offerta turistica regionale Integrata.
IL CONTESTO
L’Antica Trattoria Ballotta è il Tempio dell’enogastronomia Euganea e italiana: locanda storica e luogo di ristoro già dalla metà del 1500. A raccontarlo le vite di Galileo Galilei, Jacopo Facciolati, Giacomo Casanova e altri probiviri
Il tutto condito con quella proverbiale ospitalità dei conduttori che si sono alternati fra queste antiche mura divenuta storica nel corso dei secoli che hanno accolto quegli uomini illustri di ogni stirpe che hanno segnato il mondo della vicina Universitas Patavina, delle lettere, delle arti, della politica e di quei personaggi che hanno scritto la storia della Repubblica Veneziana, del Lombardo Veneto, del Regno d’Italia e in tempi recenti, della Repubblica.
Probiviri ma anche uomini semplici che ai tavoli dell’Antica Trattoria Ballotta diventavano e diventano solo appassionati e amanti della buona cucina. A cominciare dall’allora docente patavino Galileo Galilei che avrebbe frequentato l’antica osteria recandosi in quel di Abano Terme da uno dei suoi beccari di fiducia o, proseguendo nella prestigiosa rassegna, con il grammatico e latinista Jacopo Facciolati, nato proprio a Torreglia nel 1682, che nel settecento contribui alla ricostruzione della chiesetta di San Sabino che guarda dall’alto l’Antica Trattoria Ballotta.
Luogo conosciuto anche quale stazione di posta e cambio di cavalli che come raccontano alcune cronache fu nota pure a Giacomo Casanova nel suo peregrinare alla ricerca di ospitalità nelle ville nobiliari della terra ferma, esule da Venezia. Era l’anno 1605. Quasi quattro secoli vissuti nella crescente fama della cucina di casa, nel favore della clientela della città e delle ville, dove, via via, fecero spicco uomini illustri dell’Università, dell’arte, della politica della Repubblica Veneziana, del Lombardo Veneto e del Regno d’Italia.
LOCALI STORICI
L’Antica Trattoria Ballotta è iscritta all’albo dei Locali Storici d’Italia come locale fin al 1605. Ben prima di diventare un vero e proprio tempio dell’enogastronomia Euganea come ebbe a definirlo Orio Vergani, giornalista e fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina (che l’avrebbe ideata proprio ai tavoli del ristorante dell’allora titolare Toni Carta detto “Ballotta” per le sue forme non proprio filiformi). Nomignolo che da quegli anni è diventato parte integrante del nome del locale ed è stato esteso anche a qualche componente della famiglia degli attuali proprietari