CHIUSURE DOMENICALI DEI NEGOZI: E’ LA VOLTA BUONA
Entro il 31 gennaio sarà depositata in Commissione attività produttive della Camera la proposta di modifica del DL monti che deregolamentava le aperture dei negozi.
Il concetto di fondo sarà quello fortemente sostento dalla Confesercenti e cioè un numero massimo di aperture festive (una al mese quindi 12 all’anno con l’aggiunta di alcune altre festività a dicembre e per i saldi) con trasferimento delle competenze alle Regioni che in accordo con i Comuni e le Associazioni di categoria stileranno il calendario effettivo delle aperture.
Saranno ovviamente salvaguardate le peculiarità delle aree ad interesse turistico e comunque in base alle esigenze specifiche del territorio.
Se il provvedimento andrà in porto, come oramai sembra certo, si tratterà di un grande risultato dell’iniziativa portata avanti dalla Confesercenti. Nel 2013, lo ricordiamo, abbiamo raccolto oltre 300 mila firme a sostegno di un disegno di legge praticamente analogo.
E’ urgente, continua il Presidente Rossi, che si intervenga con questo provvedimento per ridare anche nella nostra provincia competitività agli esercizi di vicinato, ai centri storici, alle aree urbane ed alle aree turistiche nonché a quei territori dove da sempre le aperture festive fanno parte della cultura locale.
I numeri delle perdite
Ora la grande distribuzione parla di migliaia di posti di lavoro che si perderanno per le chiusure domenicali nella grande distribuzione. Purtroppo nella piccola distribuzione sono già stati persi più di cento mila posti di lavoro di occupati dal 2012 (anno di introduzione del decreto Monti). Quasi 70mila esercizi commerciali hanno chiuso i battenti e nella nostra provincia, oltre il 10% degli esercizi ha chiuso (circa mille).
In questi anni una quota pari ad oltre il 6% di vendite al dettaglio si è trasferita dai negozi di vicinato alla grande distribuzione.
E’ stata una mazzata che nella provincia vale oltre 300milioni di euro e che sta desertificando molti dei nostri centri storici e delle nostre piazze.