Aperture domenicali: Confesercenti, legge di iniziativa popolare attende in Parlamento da 5 anni, ricominciamo da qui

Per regolare le aperture domenicali, il lavoro del Ministro Di Maio non deve ripartire da zero: esiste già una proposta legge di iniziativa popolare, promossa da Confesercenti e Cei con l’iniziativa “Liberaladomenica”, che ha raccolto 150mila firme e che è stata presentata alla Camera ormai cinque anni fa. Adesso è in cima alla lista delle proposte di legge ereditate dalla nuova legislatura: si può iniziare da qui. Continua a leggere

APERTURE DOMENICALI: CONFESERCENTI, LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE ATTENDE IN PARLAMENTO DA CINQUE ANNI, RICOMINCIAMO DA QUI

Per regolare le aperture domenicali, il lavoro del Ministro Di Maio non deve ripartire da zero: esiste già una proposta legge di iniziativa popolare, promossa da Confesercenti e Cei con l’iniziativa “Liberaladomenica”, che ha raccolto 150mila firme e che è stata presentata alla Camera ormai cinque anni fa. Adesso è in cima alla lista delle proposte di legge ereditate dalla nuova legislatura: si può iniziare da qui. Continua a leggere

REGOLAMENTO EUROPEO PROTEZIONE DAI DATI PERSONALI NR.679/2016 ATTENZIONE, SEI SOGGETTO ALLE NUOVE REGOLE SULLA PRIVACY?

Ricordiamo che dallo scorso 25 maggio sono scattate le novità previste dal GDPR in materia di protezione dai dati personali.
Il mancato adeguamento alle nuove direttive comporterà delle pesanti sanzioni fino a 2milioni di euro.
In queste ultime settimane è aumentata in modo esponenziale l’attenzione delle aziende verso questa scadenza.
In molti casi sarà sufficiente adottare una serie di attenzioni e semplici comunicazioni, in altre si renderà necessario effettuare alcuni interventi a garanzia della sicurezza dei dati ed in alcuni infine sarà necessario adottare il nuovo registro delle procedure, nominare il responsabile del trattamento dei dati ecc. Continua a leggere

PRIVACY: CONFESERCENTI, PER PMI IL GDPR È STANGATA DA ALMENO 2 MILIARDI DI EURO

Una batosta che costerà alle imprese almeno 2 miliardi di euro. Il GDPR, il nuovo regolamento sul trattamento e la protezione dei dati personali in vigore dal 25 maggio, è una stangata per le circa 4 milioni di PMI italiane, costrette a sostenere costi aggiuntivi per adeguarsi ad una norma burocratica la cui applicazione a tutte le imprese non porta alcun vantaggio effettivo ai cittadini.

La stima di 2 miliardi di euro è, oltretutto, estremamente conservativa: si basa infatti su una spesa di 500 euro ad impresa, il minimo per l’istituzione e la tenuta del registro dei dati personali e per la redazione della nota informativa. Ma saranno moltissime le PMI che sborseranno molto di più, a seconda della tipologia di attività e del numero di dipendenti e clienti di cui si devono conservare le informazioni. Se riguardano oltre le 250 persone fisiche, infatti, si dovrà anche avere il Dpo, un responsabile esterno del trattamento dati che può costare fino a 5mila euro l’anno. Continua a leggere

APERTURE DOMENICALI, CONFESERCENTI: UN REGALO ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE

In vista della campagna elettorale torna d’attualità la questione della liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. Dopo il blitz (bocciato) della Regione Friuli Venezia Giulia, adesso sono i 5 Stelle a farsi paladini della necessità di imporre la chiusura delle grandi strutture di vendita per 12 festività all’anno.
«Tutti sembrano dimenticarsi» spiega il presidente della Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi «che la Confesercenti con la CEI (Conferenza episcopale) hanno raccolto, nel corso del 2013, quasi 200mila firme per chiedere che la materia degli orari di apertura dei negozi torni di competenza delle Regioni. Il problema non è solo quello di lavorare la domenica e nelle festività ma anche e soprattutto quello di riuscire a garantire una giusta concorrenza tra le varie forme di distribuzione: piccola – media – grande». Continua a leggere