CALANO GLI ATTI CRIMINOSI A PADOVA

Nei primi 6 mesi di quest’anno si registrano in media 1,18 atti criminosi al giorno contro le attività commerciali (nel 2016 erano 2,34).
Meno rapine e meno furti. Non sono più i bar i più colpiti ma i supermercati .

A rilevarlo è l’Osservatorio Economico della Confesercenti del Veneto Centrale che nel periodo gennaio /giugno 2019 ha censito 214 atti criminosi contro le attività economiche. 211 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. In diminuzione costante dal 2014 ad oggi (656 vs 214).
I dati sono il risultato del rilevamento quotidiano effettuato presso gli organi di informazione, gli operatori associati e le notizie raccolte nel territorio direttamente dai commercianti che collaborano con l’osservatorio.

Continuano ad essere le attività commerciali (supermercati e negozi, ambulanti, alimentari) il settore più esposto con il 58,9% degli atti criminosi, seguito subito dopo dai servizi che cresce rispetto al 2016 superando anche i pubblici esercizi.
La zona maggiormente colpita, se non contiamo Padova e la cinta urbana, si conferma l’alta padovana.

Il commento del Presidente

Secondo i nostri dati, in tre anni gli atti criminosi sono calati del 54% tra Padova e provincia. Si tratta di un risultato importante che bisogna riconoscere alle Forze dell’Ordine e alle amministrazioni.
Purtroppo, in alcune aree, il senso di sicurezza dei nostri commercianti continua a non essere percepito.

Spesso questa insicurezza è dovuta alla mancanza della certezza della pena. Alcuni episodi sia a livello nazionale ma anche nella nostra provincia da parte di commercianti che si sono difesi alla rapina e che per questo sono stati condannati (eccesso di difesa) incidono in modo notevole su questa sensazione.
In molti soci la risposta è “tanto non gli fanno nulla”. Occorre una modifica della legislazione attuale per giungere alla certezza della pena per i criminali che attentano alle nostre attività commerciali, continua il Presidente Rossi.

Ancora una volta, conclude Rossi, mi sento di raccomandare ai nostri associati l’adozione di misure di prevenzione (sistemi di sicurezza, video sorveglianza, allarmi, porte e finestre allarmate, accordi con istituti di vigilanza ecc.) il tutto collegato direttamente con le forze dell’ordine.