Autonomi: via alle domande per l’esonero parziale dei contributi
Previsti sgravi fino a 3mila euro in caso di cali di fatturato non inferiori al 33%
Le istanze per usufruire dell’esonero parziale dei contributi dovuti nel 2021, da parte dei lavoratori autonomi iscritti all’Inps, potranno essere presentate fino al 30 settembre.
Scatta così per gli associati alle diverse gestioni previdenziali dell’Istituto pensionistico pubblico l’attuazione della misura, del valore complessivo di 2,5 miliardi. La normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio per l’anno in corso (e modificata dal successivo decreto Sostegni, a febbraio), riguarda anche i professionisti iscritti alle Casse di previdenza private.
Come presentare la domanda
Si può presentare la domanda “attraverso distinti modelli che verranno resi disponibili per ogni gestione”, segnala l’Inps. L’esonero, si ricorda, “deve essere richiesto ad un solo Ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria”.
Il ‘tetto’ massimo dello sgravio è pari a 3.000 euro. L’aiuto si applica nei confronti dei lavoratori autonomi che, nel 2019, abbiano percepito un reddito da lavoro pari o inferiore ai 50.000 euro. Inoltre, devono aver subito una riduzione di fatturato, nel 2020 rispetto al 2019, non inferiore al 33%.