La Libreria Minerva compie vent’anni!

Compie vent’anni la mitica Libreria Minerva, luogo cult per gli amanti delle rarità, di introvabili libri, stampe e dipinti. Un traguardo importante che la Confesercenti celebra con gioia e partecipazione. Condividiamo i ricordi di Cristiano Amedei, fondatore della libreria, mente creativa che ha dato vita e impulso ad alcune tra le nostre più belle iniziative e punto di riferimento per i commercianti di via del Santo. Auguri !

L’apertura nel 2001: 20 mq in via San Francesco

La libreria Minerva apre i battenti nel 2001: 20 mq sotto i portici di Via San Francesco. L’idea di Cristiano Amedei, poco più che 25enne con solo qualche anno di esperienza alle spalle presso la libreria Einaudi, è quella di una libreria di storia e arte locale. Sugli scaffali inizialmente qualche decina di pubblicazioni, sistemate “di piatto” anziché “di taglio” perché i soldi a disposizione del progetto erano quasi tutti finiti per l’acquisto delle librerie e dei primi libri. E il retrobottega utilizzato per allestire piccole esposizioni.

Si apre con un’antologica di stampe di Zancanaro, poi una mostra di incisioni di Gorlato (grande e prezioso amico della libreria) a cura di Giorgio Segato. A seguire molte altre piccole mostre organizzate sempre in collaborazione con la casa editrice il Prato di Luca Parisato col quale comincia un sodalizio che sfocerà anche in alcune comuni iniziativa editoriali e in un’amicizia rimasta stabile. A quei primi tempi risale l’incontro con Pietro Randi, mitico libraio della Libreria Draghi ormai in pensione, che si ferma sempre volentieri a scambiare due chiacchiere a dare qualche consiglio. Dalla collaborazione con Pietro Randi nasce anche un libro scritto a quattro mani: una piccola e ormai introvabile storia dei librai e degli stampatori padovani dal ‘500 ad aggi.

Il primo trasloco, e il grande salto nel 2015, in via del Santo

Passa il tempo e alla storia locale e all’arte si affianca presto l’interesse per i volumi fuori catalogo, le rarità bibliografiche, le stampe e i libri antichi. Lo spazio diventa insufficiente. Si cambia sede, sempre in via San Francesco: nuove librerie (questa volta in legno antico, ricavate dal pavimento di una vecchia casa dismessa) e una sala espositiva più ampia per le mostre. Si lavora dal lunedì al sabato: in bottega e spesso anche fuori alla ricerca di libri e stampe da trovare presso chi dismette e vende le proprie collezioni. Il sabato sera -per molti anni- si carica l’auto di volumi e incisioni da proporre il giorno dopo nei mercatini dell’antiquariato domenicali: bisogna arrotondare le vendite e far conosce la libreria.

Nel 2007 l’ingresso di un nuovo socio: Davide Saccuman, mercante d’arte specializzato in dipinti moderni e contemporanei. E qualche anno dopo, nel 2015, il grande salto: ci si sposta negli attuali locali di via del Santo. Un grande e suggestivo spazio per ospitare le ormai migliaia di libri antichi e moderni, e un intero settore dedicato all’arte: cataloghi ma soprattutto dipinti, disegni, incisioni. Nel sotterraneo della libreria (un tempo fonderia d’argento) si ricavano due sale per le decine di nuove mostre che saranno organizzate negli anni successivi. Esposizioni dedicate alla pittura moderna e contemporanea, ai disegni, alla scultura, alle stampe antiche e moderne.

La pandemia, il grande passo verso la digitalizzazione e le vendite online

L’arrivo della pandemia nel 2020 accelera improvvisamente un processo iniziato comunque già da qualche tempo: la Libreria decide di digitalizzare e mettere on-line tutta la propria disponibilità. Quasi 8000 libri di ogni tipo, centinaia di stampe e di dipinti. Nasce libreriaminerva.it, aumenta la presenza sui social e sui principali marketplaces. Arrivano nuovi clienti e collezionisti da tutta Italia e anche dall’estero. E arriva soprattutto Giulia Mazzocco.
«Avevamo conosciuto Giulia da studentessa» spiega Davide Saccuman, «da sempre la libreria, in convenzione con l’università di Padova, ospita gli studenti per brevi stages. Poi l’abbiamo ricontattata per chiederle un aiuto temporaneo. Ma Giulia è bravissima: dopo qualche mese è stata assunta a tempo indeterminato ed è diventata la responsabile delle gestione e delle vendite on-line della Libreria».

Una nuova dimensione: On Life

La Libreria Minerva raccoglie pezzi rari ed antichi, ma nella gestione è molto moderna. E nell’ultimo periodo, sul fronte della digitalizzazione, ha dato un’accelerata che l’ha resa all’avanguardia nel suo settore. «In meno di due anni» spiega Cristiano Amedei «è cambiato tutto, e la contrapposizione bottega/internet è diventata priva di significato. Oggi, anche al di là dell’emergenza covid, operiamo in una dimensione che potremmo definire On Life. Una parte essenziale del lavoro continua a svolgersi a contatto diretto con i clienti (in negozio , presso le fiere a cui partecipiamo o le case d’asta con cui collaboriamo). L’altra si svolge sul nostro sito, sui social o sul nostro blog di approfondimento.

Non si tratta di due esperienze separate ma di due mondi che spesso interagiscono. A volte il collezionista trova un libro o un quadro sul nostro sito internet, poi viene in bottega e magari finisce per scegliere qualcos’altro. Altre volte un giretto in bottega serve al cliente solo per farsi un’idea generale, e poi perfezionare l’ acquisto su internet».

In questi anni è sempre stato forte anche l’interesse per il mondo associativo e il rapporto costante col tessuto economico e urbano circostante. «La Libreria Minerva» ricorda infatti Alessandra Trivellato, responsabile Sviluppo Confesercenti del Veneto Centrale «ha cominciato la propria attività come socio Confesercenti. In questi 20 anni non ha mai smesso di collaborare attivamente alla vita dell’Associazione ed è ormai un punto di riferimento stabile per i nostri associati del centro storico».