DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2018: TEMPO FINO AL 31 OTTOBRE
Il modello Redditi. Da quest’anno il modello Unico prende un nuovo nome e diventa il modello Redditi, tramite il quale è possibile presentare più dichiarazioni fiscali, con diverse categorie di contribuenti tenuti ad utilizzare il modello di dichiarazione:
PF per le persone fisiche,
ENC per gli enti non commerciali ed equiparati,
SC per le società di capitali, enti commerciali ed equiparati,
SP per le società di persone ed equiparate.
Quando presentarli. I modelli devono essere presentati, in via telematica, entro il 31 ottobre 2018 (art. 1, comma 932, della legge n. 205 del 2017).
Redditi Persone Fisiche. Si tratta del modello di dichiarazione dei redditi per le persone fisiche.
Chi lo deve presentare.
Sono obbligati a utilizzare il modello Redditi Persone fisiche i contribuenti che:
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- nell’anno precedente (cioè, quello oggetto di dichiarazione) hanno posseduto redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
- nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia;
devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770;
devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.
Inoltre, anche i contribuenti che utilizzano il modello 730 potrebbero avere la necessità di presentare alcuni quadri del modello Redditi PF (come il quadro RW – Investimenti all’estero e/o attività estere di natura finanziaria – monitoraggio – Ivie/Ivafe).
Come presentarlo. I contribuenti sono obbligati a presentare il modello Redditi esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite intermediario abilitato.
Anche i seguenti contribuenti possono essere chiamati alla presentazione del modello:
- lavoratori dipendenti che hanno percepito direttamente dall’INPS o da altri Enti indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute o se non ricorrono le condizioni di esonero;
- dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto;
- contribuenti che hanno conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM;
- i lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati, qualora l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute subite;
- lavoratori dipendenti il cui sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà;
- contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente;
- lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non lo sono state nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF (solo se l’importo dovuto per ciascuna addizionale supera euro 10,33).
I Caf
I contribuenti non abilitati ai servizi per la spedizione telematica possono affidarsi ad un Caf.
I Caf-Confesercenti sono pronti ad assisterti anche in questo appuntamento con il Fisco.