ALZHEIMER: FLASH MOB DI SENSIBILIZZAZIONE E CICLO DI CONFERENZE
Sabato 22 settembre, durante la giornata Mondiale dell’Alzheimer si terrà il Flash Mob di sensibilizzazione davanti a Palazzo Moroni dalle 15.30 alle 16.00 . Con l’occasione si darà avvio al ciclo di conferenze dedicate al tema “Affrontare la demenza? Assieme si può” .
Invito al VOLANTINO FLASH MOB ALZHEIMER1
Date delle conferenze: Volantino_Conferenze2018
AFFRONTARE LA DEMENZA? INSIEME SI PUO’
Ciclo di conferenze per sostenere le famiglie che assistono a casa persone con Alzheimer e per stimolare attraverso la cura di sé un invecchiamento attivo.
PADOVA. Le associazioni “Un abbraccio per l’Alzheimer” e “Con Amore e con Rabbia”, in collaborazione con l’Istituto Luigi Configliachi, organizzano tre mesi di eventi . L’evento è patrocinato dall’Ulss6 Euganea, dall’ordine degli Psicologi e degli Infermieri oltre che da una rete di comuni aderenti sensibili al tema. Gli incontri spaziano dalla prevenzione delle malattie degenerative, alla gestione dei malati a domicilio. Ma anche dagli aspetti legati alla cura dello stress dei familiari agli aspetti medico legali. I docenti sono tutti professionisti impegnati da tempo nella cura della malattia.
Inaugurazione della manifestazione sabato 22 settembre, in occasione della giornata Mondiale sull’Alzheimer, con un Flashmob alle 15.30 davanti a Palazzo Moroni. A seguire intervento delle autorità.
L’Italia e’ uno dei Paesi al mondo con la più alta percentuale di persone anziane. Il numero totale dei pazienti con demenza e’ stimato in oltre un milione (circa 600.000 con Alzheimer). Circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei loro cari. Dai dati rilevati dal Report della Regione Veneto “Il decadimento cognitivo nel Veneto” (2013), si evince che in Veneto complessivamente sono attese 115.645 nuove persone malate nei prossimi anni. Si tratta del il 9.25% della popolazione. Nella provincia di Padova i casi attesi sono 21248.
L’iniziativa è rivolta a familiari e professionisti, ma anche a volontari e badanti, con lo scopo di fornire informazioni pratiche su come affrontare i difficili cambiamenti. Nello stesso tempo particolare attenzione è posta sul tema della prevenzione con particolare focus alla cura di sé.
Oltre a Padova, con i quartieri 2 e 3, sono coinvolti i comuni di Noventa Padovana, Saonara, Vigonza, Legnaro, Ponte San Nicolò, Abano Terme.
Gli interventi:
“Abbiamo scelto di investire energie e risorse per organizzare questi eventi nel territorio. Spiega Cristian Bisato, psicologo psicoterapeuta, consulente scientifico dell’associazione “Un Abbraccio per l’Alzheimer”. Crediamo fortemente nella necessità di avvicinare le famiglie che vivono il dramma dell’assistenza ad una persona malata di demenza. Vogliamo innanzitutto che non si sentano sole e abbandonate, che possano acquisire degli strumenti per gestire sempre meglio la relazione con il proprio caro e affrontare lo stress legato all’assistenza”.
“Le famiglie che incontriamo all’intero dei servizi che gestiamo gratuitamente, come i Centri Sollievo di Montà e Cadoneghe o il “Caffè corretto Alzheimer di Ponte di Brenta portano il fardello enorme della fatica dell’assistenza. I familiari si sentono spesso soli e impotenti, gravati dai sensi di colpa e senza prospettive. Incontriamo le famiglie per dire loro che la malattia non è la fine, ma un nuovo inizio. I propri cari malati anche se perdono la memoria e le parole, e magari hanno comportamenti strani, restano sempre persone con emozioni e sentimenti che vanno accolte e stimolate. Soprattutto esistono tante opportunità per affrontare questa situazione difficile. Noi volontari e familiari di persone malate lo sappiamo, ci siamo già passati. Grazie all’aiuto di professionisti preparati ognuno può trovare la sua soluzione per affrontare la malattia, noi li aiutiamo a non giudicarsi ma ad accogliersi nella loro scelta”. Sottolinea Margherita De Cinti Presidente dell’associazione.
“Nella nostra esperienza con i laboratori di Arteterapia, le emozioni positive vissute possono perdurate per diversi giorni dopo il termine dell’incontro. Questo porta ad un aumento del benessere e della qualità della vita della persona malata, anche se il ricordo dell’esperienza era svanito. Precisa Bisato. Questo ci insegna che stimolare emozioni positive nei nostri cari malati è indispensabile ed ha effetti duraturi”.
“Quest’anno ci siamo rivolti anche agli anziani in ottima salute, la ricerca scientifica dimostra che prevenire le malattie degenerative è possibile con uno stile di vita sano. Bisogna prestare attenzione all’alimentazione, al movimento fisico, alla cura della propria mente anche attraverso specifici percorsi di potenziamento della memoria. E’ necessario aver cura di non isolarsi ma continuare a coltivare spazi di socialità e di incontro con gli altri. Particolare attenzione come associazione stiamo mettendo sulla meditazione (mindfulness) sia per la gestione dello stress dei familiari che come proposta di cura della propria mente per l’anziano stesso”. Conclude Giovanni Foffano, Presidente dell’associazione Con Amore e Con Rabbia.