Inflazione: Padova la città veneta più cara

Secondo i dati Istat, quella del 2022 è stata l’inflazione più alta negli ultimi 38 anni.
In Veneto i prezzi sono cresciuti dell’11,3%, principalmente a causa dei costi dell’energia.

I dati regionali a confronto
In Veneto, l’indice dell’aumento dei prezzi di dicembre, secondo l’Istat, è dell’ 11,3 con Padova che sale al primo posto tra i capoluoghi veneti sopra i 150mila abitanti, con un +11,8, e si colloca al 14° posto su scala italiana, superando così Verona, solitamente il capoluogo veneto più caro, che invece si ferma all’11,6 (16° posto su scala nazionale). Chiude Venezia con il 10,8 (24° posto).
I motivi
Perché Padova è la provincia veneta più colpita dall’inflazione?
Il Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale Nicola Rossi ha fornito una possibile spiegazione: “Nel Padovano c’è un tessuto molto energivoro con tante imprese metallurgiche. Energia e materie prime fanno aumentare tutti gli altri prezzi a cascata: ecco perché a Padova l’inflazione è più alta che altrove”.

Cristina Giussani, Presidente Confesercenti Veneto dichiara: “La crescita è una sfida resa più difficile per effetto dell’elevata inflazione, a sua volta il fenomeno che maggiormente sta contribuendo a  raffreddare la ripresa. La crescita dei prezzi al consumo presenta oggi una intensità mai vista dalla nascita dell’Euro. L’aumento delle materie prime e dell’energia e le contingenze geopolitiche hanno fatto schizzare i prezzi dei beni alle stelle con inevitabili conseguenze sull’andamento dei consumi. Il modesto incremento congiunturale dei volumi acquistati registrato quest’anno non deve ingannare, al netto della variazione dei prezzi, le vendite sono risultate sostanzialmente ferme e alcuni comparti devono addirittura recuperare i volumi del 2019. Le medie e gli indici statistici non dicono tutto. Non va dimenticato che l`impatto dell`inflazione è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa. Sono queste famiglie ad aver già adottato comportamenti più selettivi nei confronti dei consumi. Le perdite di reddito e l’erosione del risparmio accumulato interesseranno presto le spese anche dei consumatori con reddito più elevato”.

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